Che cosè il latte artificiale (o di formula)  e quali sono le diverse tipologie presenti in commercio? Ecco una preziosa guida redatta dalla dott.ssa Lisa Mariotti con i diversi tipi di latte, ciascuno per un’età differente del bambino.

Se il latte materno non c’è o è insufficiente, il latte artificiale o di formula è l’alimento che lo sostituisce meglio. E’ prodotto generalmente dal latte vaccino, modificato in modo che la sua composizione sia simile a quella del latte materno, digeribile e completo di tutte le sostanze necessarie per la crescita fino al primo anno di vita, momento in cui potrà iniziare ad avvicinarsi al latte vaccino.

Tutti i latti di formula in commercio sono approvati da un ente nazionale e devono rigorosamente attenersi a degli standard definiti da una normativa internazionale (Codex Alimentarius, FAO/OMS), che impone il rispetto di una composizione ideale per la nutrizione del bambino.

I latti di formula sono disponibili in polvere o liquidi, già pronti per l’uso e possono essere usati indifferentemente. Benché le formule debbano essere tra loro equivalenti rispetto ai bisogni nutritivi del bambino, i produttori competono tra loro mettendo l’accento su piccole differenze, attualmente quasi tutte relative ai cosiddetti “nutrienti funzionali”. In ongni caso, tutti i “latti” di formula sono equivalenti sotto il profilo nutrizionale e di salute.

Latte artificiale: una tipologia per ciascun range di età

L’unica vera differenza sono i prezzi, determinati solo ed esclusivamente dal mercato e dalla spesa per il marketing. Le formule per lattanti (Latte 1) sono proposte dalla nascita ai sei mesi di vita, sia liquide che in polvere. Dagli anni ’80 è stato introdotto sul mercato il cosiddetto Latte 2, o latte di proseguimento, e più recentemente il Latte 3, o latte di crescita.

Nei primi 6 mesi il neonato cresce molto rapidamente, circa 200g a settimana, ed è scarsa l’energia richiesta a livello di sviluppo muscolare e a livello del metabolismo basale. La frazione isolata dal latte vaccino viene poi integrata con altre sostanze ritenute indispensabili come la carnitina, coinvolta nel metabolismo degli acidi grassi, e l’inositolo coinvolto nei processi di costituzione della membrana cellulare. Quello di proseguimento, è il latte consigliato per il range di età che va dai quattro ai dodici mesi.

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Rispetto al precedente, il latte vaccino risulta modificato in modo meno sostanziale anche se è arricchito di metalli indispensabili all’organismo come il ferro, il rame, il sodio, il potassio, il calcio, il magnesio ed il fosforo. In questa fase la crescita del bambino assume delle caratteristiche assai diverse dalla precedente: si sviluppano i muscoli, si osserva l’allungamento delle ossa e poi il bambino comincia a muoversi e quindi necessita di più energia.

Il latte di proseguimento quindi sarà un latte più calorico, ricco di grassi polinsaturi, carboidrati e tanti sali minerali. Il giusto contenuto calorico di questo tipo di latte è regolato dalla European Society of Pediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition, un comitato che aggiorna continuamente i parametri in base alle nuove scoperte relative allo studio del latte materno. Il latte di proseguimento accompagna il bambino durante lo svezzamento, il momento cioè in cui egli si accosta al cibo solido e ad altre sostanze nutritive apportate da alimenti diversi: carne, frutta, verdura ecc.

Latti speciali: quali sono le tipologie presenti in commercio

In commercio esistono anche latti cosiddetti speciali formulati appositamente per affrontare situazioni alimentari particolari. Le varie tipologie di latte speciale si differenziano fra loro a causa di alcuni componenti:

  • latte ipoallergenico. In questo tipo di latte le proteine del latte vaccino vengono completamente idrolizzate (vengono scomposte in amminoacidi semplici e peptidi). Risulta essere adatto in situazioni di allergie e intolleranze conclamate;
  • latte di soia. E’ usato nei casi di allergia al latte vaccino o per prevenirla in soggetti a rischio. Le proteine sono esclusivamente fornite dalla soia e i grassi vengono aggiunti sotto forma di miscela di oli vegetali. In questo latte sono assenti lattosio e saccarosio;
  • latte delattosato. E’ indicato per i soggetti che mostrano intolleranza al lattosio, zucchero esclusivamente presente nel latte, il latte vaccino viene trattato con l’enzima lattasi responsabile della digestione del lattosio nei soggetti non intolleranti;
  • latte per i nati prematuri. Normalmente molto calorico e molto digeribile, è usato anche per i nati a termine però sottopeso;
  • latte di crescita. E’ indicato dopo il primo anno di età ed è commercializzato in forma liquida. La sua composizione è molto vicina a quella del latte vaccino e risulta arricchita di ferro, zinco e vitamine A e D. L’apporto di proteine è ridotto, quindi il latte risulta più digeribile e meno allergizzante.

In commercio esistono poi altri tipi di latte per soddisfare le più svariate esigenze, come ad esempio i latti antireflusso, i latti acidificati e altri ancora. Esistono tuttavia ancora mamme che non possono o non vogliono allattare: queste mamme possono oggi contare su numerosi “latti” artificiali per soddisfare il fabbisogno nutrizionale dei bambini nei primi mesi di vita.

Dott.ssa Lisa Mariotti