Sei in dolce attesa o stai progettando una gravidanza e ti stai chiedendo quali sono i tuoi diritti in quanto lavoratrice? Ecco un piccolo vademecum che può aiutarti ad avere le idee più chiare.

Per la legge, ogni lavoratrice dipendente in stato di attesa, ha il diritto e l’obbligo all’astensione dal lavoro nei due mesi precedenti la data presunta del parto e nei tre mesi successivi al parto. Per chi lo desidera, se il decorso della gravidanza è fisiologico e il lavoro non è pesante per la gravida, ci si può avvalere dell’opzione della “flessibilità”, che prevede l’astensione rispettivamente per un mese prima e quattro mesi dopo il parto.

gravidanza-lavoratrice-dirittiIn entrambi i casi un ginecologo del servizio sanitario nazionale deve rilasciare un idoneo certificato attestante l’epoca della gravidanza e l’eventuale nulla osta se viene richiesta la “flessibilità”. Il certificato medico va consegnato o spedito con raccomandata RR all’INPS, mentre per quanto riguarda la congedo di maternità, la gestante deve redigerla e inviarla all’INPS online, richiedendo per tempo il PIN.

Vi sono poi casi particolari per alcune categorie di lavoratrici o nel caso il congedo decida di chiederlo il partner, che richiedono diversa documentazione.

Per le gravidanze a rischio d’aborto o di parto prematuro è possibile richiedere l’astensione anticipata dal lavoro, generalmente dalla fine del primo trimestre, tramite opportuno certificato sempre di un ginecologo del servizio sanitario nazionale che non esime poi dal presentare il certificato INPS al 7° mese.